Relazione, 20 aprile 2001
Workshop Subfornitura Tecnica Padova,
C.N.A. Padova/Italia, http://www.pd.cna.it
RA Hans-Jürgen Zahorka
Nell’epoca della moneta unica europea non è più possibile guardare ai mercati nazionali come realtà a sé stanti. E‘ negli ultimi 15 anni che i legislatori europei hanno creato il mercato unico e la moneta europea, ponendo le basi per l’imminente espansione e presentazione dell’intera Europa come un possibile mercato unico. Molte aziende non hanno ancora preso coscienza di questa realtà e credono di essere troppo piccole. Questo atteggiamento è completamente sbagliato e conduce le aziende a una sorta di isolamento e chiusura in se stesse che possono essere paragonati all’atteggiamento di alcune persone delle generazioni precedenti alla nostra, che hanno ostacolato l’introduzione delle prime ferrovie e delle prime automobili, pensando che fossero „opera del diavolo“.
Oggi l’Unione Europea persegue obiettivi ambiziosi per una politica espressamente rivolta alle piccole e medie imprese. Nessun miracolo, visto che il 93 percento delle imprese dell’Unione Europea sono ditte che non hanno collaboratori (freelance) o hanno da uno a nove lavoratori dipendenti (micro-imprese) e rappresentano un terzo dell’occupazione totale. Queste aziende sono quelle in maggior crescita tra tutti i settori, più del sei percento in tutta Europa. Da anni ormai le micro-imprese sono quelle che hanno più successo nel creare nuovi lavori all’interno dell’Unione Europea.
Questa aziende sono soggette a rapidi cambiamenti:
D’altra parte, questo settore dispone di forze strategiche, come per esempio:
In questo settore tutti conosciamo la loro importanza, la subfornitura è un’attività comune.
La Commissione Europea osserva questo settore con particolare interesse e cerca di trovare soluzioni da offrire. Innanzitutto, alle aziende si chiede di soddisfare alcuni requisiti:
Quali sono le iniziative prese nei mercati europei della subfornitura?
Per esempio, la Commissione Europea ha preso delle iniziative volte a raggiungere tre obiettivi principali, che sono i seguenti:
La trasparenza dei mercati della subfornitura si ottiene principalmente attraverso gli stessi aspetti legali della subfornitura industriale in Europa.
Abbiamo bisogno degli stessi rapporti contrattuali tra capo-commesse e subfornitori, in particulare quando provengono da diversi Stati Membri. Queste normative legali devono essere facili da applicare e da comprendere per dirigenti che non hanno una preparazione di base di carattere legale.
L’Ufficio per le pubblicazioni ufficiali dell’Unione Europea mette a disposizione una guida della Commissione Europea che presenta le maggiori vertenze e questioni legali che un subfornitore deve affrontare indipendentemente dalla sua nazionalità o da dove si trova la sede della sua attività.
Uno studio strategico identificherà quei prodotti e quelle imprese di subfornitura che sono particolarmente competitivi sul mercato internazionale della subfornitura (nicchie di subfornitura europee).
La Direzione Generale Impresa dell’UE ha coordinato una serie di seminari e forum sulla subfornitura, come per esempio il 2° Forum Europeo sulla Subfornitura <2nd European Subcontracting Forum> che si è tenuto nel 1998 a Graz, in Austria.
Inoltre è stata redatta la terza edizione di un elenco delle associazioni intermediarie per la subfornitura. Questo elenco identifica, a livello europeo, i diversi tipi di organizzazioni – sia orizzontalmente che settorialmente – che rappresentano direttamente o indirettamente i subfornitori in Europa, in tutti i campi di attività. Dopotutto, i subfornitori hanno bisogno di una lobby in Europa. E ci potrebbe essere. Tutto sommato, dovrebbe esistere un contatto più diretto e regolare tra le organizzazioni intermediarie di subfornitura a livello comunitario.
Prima, quando ho citato internet, avrei dovuto citare anche la SCAN <SUBCONTRACTING ASSISTANCE NETWORK> la rete di assistenza per la subofrnitura. La SCAN si occupa del collegamento interno tra i database esistenti sulla subfornitura e degli scambi che si verificano attraverso l’Europa sulla base di un approccio comune alla compilazione di dati relativi ai fornitori nei settori chiave dell’industria. La rete permette alle imprese di svolgere una ricerca in una particolare regione/settore o nell’intera UE con una singola operazione.
Grazie alla possibilità di combinare un certo numero di criteri di ricerca come prodotto, processo, settore, regione, questo sistema fornirà uno strumento unico e potente per l’assistenza a:
L’ulteriore sviluppo della SCAN e la possibilità di collegarla con le varie reti che sono state recentemente sviluppate sono attualmente in fase di esame.
Inoltre, la DG Impresa ha rivisto quattro liste esistenti sulla subfornitura (metalli, plastiche e gomma, ingegneria elettrica ed elettronica, tessili e abbigliamento). Le liste sottoposte a revisione sono disponibili su CD ROM insieme a un software di interrogazione inteso a facilitarne l’utilizzo. Sono disponibili in tutte le 11 lingue dell’UE presso l’Ufficio per le Pubblicazioni Ufficiali di Lussemburgo.
Ogni lista consiste di 7 sezioni:
Esiste anche una GUIDA EUROPEA SULLA COOPERAZIONE. Il suo scopo è quello di accrescere la consapevolezza dei dirigenti delle Piccole e Medie Imprese relativamente agli scopi della creazione di accordi di cooperazione e alleanze tre le imprese dell’Unione Europea. La globalizzazione dell’economia e la creazione del mercato unico europeo stanno portando a un cambiamento fondamentale nell’ambiente competitivo delle imprese. Sebbene questo causi molte difficoltà, rappresenta anche una opportunità per lo sviluppo delle imprese flessibili.
Le Piccole e Medie Imprese dovrebbero quindi:
I dirigenti delle Piccole e Medie Imprese dovrebbero in pratica prendere in considerazione l’idea di creare un’alleanza tra una o più imprese. Quale uso si può fare di un prodotto eccellente, se nessuno lo conosce? Sulla base delle loro diverse abitudini e culture, i dirigenti delle PMI dovrebbero trovare
Io dirigo il Centro Europeo Informazione G.e.i.e. (Gruppo europeo di interesse economico), che è una forma di impresa abbastanza poco conosciuta nell’UE, che ricerca cooperazione con almeno due partner provenienti da almeno due diversi Stati Membri dell’UE. I proventi di questa azienda estremamente flessibile che lascia autonomia ai suoi membri non sono soggetti a tassazione! Questa è una situazione unica nell’UE, infatti la G.e.i.e. è l’unica azienda a struttura transnazionale in tutto il mondo.
Ci sono anche le LINEE GUIDA ALLA PARTNERSHIP NELLA SUBFORNITURA INDUSTRIALE sviluppate dall‘ UNICE (la Confederazione Europea degli Impreditori) per le partnership nella subfornitura industriale.
Le linee guida sono intese a stabilire i principi base e a impostare una struttura consigliata per le partnership tra le parti dell’intera catena di fornitura. L’essenza della partnership sta nella cooperazione tra un fornitore e un acquirente a beneficio reciproco. Gli accordi di partnership che riscuotono maggior successo sono quelli costruiti sulla competitività dei soci e caratterizzate da fattori come impegno ai massimi livelli, buone comunicazioni, armonia culturale, fiducia, flessibilità e lavoro di squadra.
Queste linee guida sono state sviluppate allo scopo di rafforzare la competitività dell’industria europea assicurando rapporti di cooperazione tra acquirenti e fornitori e una concorrenza leale. Questo permetterebbe di condividere i benefici e gli oneri del cambiamento su una base paritaria.
I contratti devono garantire un equo bilancio di interessi. Tuttavia, queste linee guida non interferiscono con la libertà contrattuale tra fornitori e acquirenti, che possono continuare a scegliere le strutture legali e le clausole contrattuali più adatte all’organizzazione dei loro rapporti commerciali. Devono piuttosto servire come punto di riferimento per le parti in trattativa per un contratto di subfornitura.
Tra i PROGETTI SETTORIALI va nominato per primo il Global Electronics Partnership Programme <Programma globale di partnership per l’elettronica>. L’Europa vuole sostenere i progetti settoriali condotti dall’industria e intesi a ristrutturare l’industria europea. E‘ stato sostenuto un programma inteso a migliorare la competitività delle infrastrutture di fornitura di componenti per l’industria elettronica di beni di consumo in Europa. Questo programma, chiamato Global Electronics Partnership Programme, è un iniziativa dell’Associazione europea dei produttori di beni di consumo dell’industria elettronica <European Association of Consumer Electronics Manufacturers> (EACEM).
E‘ specificamente inteso a migliorare la forza competitiva dei fornitori di componenti all’industria elettronica, poiché fino all‘ 80% del costo di un tipico bene di consumo prodotto da questa industria, come un videoregistratore, è rappresentato dal costo dei componenti acquistati. L’industria ha quindi un interesse sempre maggiore a sostenere l’aumento di competitività dei suoi fornitori, per la maggior parte Piccole e Medie Imprese.
Ad oggi, oltre 400 fornitori di componenti hanno partecipato a varie attività come visite aziendali, missioni in impianti di produzione in Europa, Giappone e nel sud-est asiatico, workshop e seminari sui più recenti sviluppi tecnologici e del mercato e sui migliori sistemi di gestione.
Un altro esempio è quello dello „Scooter Suppliers‘ Project“ <Progetto dei fornitori di scooter>, che devo assolutamente citare nel paese dove è stata inventata la Vespa, che in Germania è stata un sogno per molti ormai anziani ed è ancora un sogno per molte persone di mezza età.
Questo progetto è condotto dall’industria e coordinato dall‘ ACEM, l’Associazione europea dei veicoli a due ruote motorizzati <European Powered Two Wheeler (PTW) association>. Intende facilitare il passaggio della base dei fornitori di veicoli a due ruote motorizzati a una struttura doppia, in risposta alla tendenza dei produttori a muoversi verso l’acquisto di interi sistemi di componenti. Effettivamente, la crescente concorrenza che i fabbricanti di veicoli a due ruoti motorizzati (circa 30 in Europa) devono affrontare come conseguenza dell’omogeneizzazione delle normative locali dovuta al consolidamento del mercato interno, delle fluttuazioni del mercato dovute alle mode, dell’espansione in nuovi mercati e della forte concorrenza di paesi terzista riducendo i margini e portando l’industria a una profonda riorganizzazione dei suoi processi di produzione.
Allo scopo di aumentare la loro competitività a livello mondiale, i produttori europei di veicoli a due ruote motorizzati devono ridurre i costi, migliorare la loro tecnologia, aumentare la flessibilità dei loro prodotti e migliorarne la qualità. Il progetto ha anche sviluppato programmi congiunti nel campo della tecnologia, dei processi di produzione, dei sistemi di qualità, delle tecniche di gestione, ecc.
I risultati, tra gli altri, sono i seguenti:
Nuovi progetti in corso nel campo della subfornitura europea sono per esempio lo „Sviluppo di uno strumento per internet applicabile universalmente per il miglioramento e l’ampliamento dei servizi dei poli di sviluppo della subfornitura“, con l’obiettivo di creare uno strumento per internet facile da usare e in grado di consentire la „combinazione“ di capocommesse e subfornitori sulla base delle richieste dei capocommesse e di raggruppare nuovamente i database della subfornitura regionali/locali esistenti in Belgio, in Francia e nei Paesi Bassi, allo scopo di aiutare i subfornitori a trovare potenziali clienti e viceversa.
FRAM.E.S. – FRAME in European Subcontracting – ha lo scopo di realizzare un esercizio di elaborazioni campione per i subfornitori dei settori meccanico, tessile e della plastica in sei Paesi Membri (IT, IRL, FR, ES, UK e DA). L’obiettivo generale è quello di fornire alle aziende una chiara valutazione della loro situazione rispetto ai casi dei „primi della classe“ e di incentivare il loro aumento di competitività.
In questo ambito vengono sviluppati una metodologia e strumenti per le elaborazioni campione (indicatori, questionario, database, software di gestione, ecc.).
Vorrei anche nominare la „Sub-Net.de“ che è stata sviluppata nel Baden-Württemberg. Il suo obiettivo è quello di identificare gli indicatori di successo per i fornitori (PMI) nel settore dell’artigianato a livello europeo e internazionale, comprendendo Germania, Danimarca, Belgio, Austria e Francia. Sulla base di un sondaggio inviato a 2.500 Piccole e Medie Imprese sono stati identificati i migliori esempi ed è stato sviluppato il „perfetto“ fornitore virtuale (http://www.sub-network.net/).
Un altro progetto era quello di creare e sviluppare un sito web con un „Parco Imprese Virtuale“ per diffondere informazioni su tutti i contratti previsti dai maggiori capocommesse nella regione Thames Gateway e ad Amburgo, e sviluppare un contratto dettagliato e le condizioni per la creazione di consorzi di Piccole e Medie Imprese in Europa.
L’internazionalizzazione della subfornitura europea è al centro del progetto dell‘ Unione Europea „SWIP – Subcontracting for the Wood Industry in Poland“ <Subfornitura per l’industria del legno in Polonia> con l’organizzazione Håndværksrådet International A/S (HVRI). L’obiettivo è quello di aiutare le PMI Europee dei settori della lavorazione del legno e della produzione di mobili in Danimarca, Regno Unito e Finlandia a creare partnership con subfornitori dello stesso settore in Polonia. Lo scopo generale è quello di rendere l’industria del legno europea più competitiva sui mercati internazionali e allo stesso tempo di sostenere i subfornitori polacchi.
Come vedete, la subfornitura integra sempre di più i paesi dell’Europa centrale e orientale candidati a far parte della UE. Nella stessa direzione si muove un progetto di internazionalizzazione della subfornitura europea, con l’obiettivo di realizzare una metodologia che permetta alle organizzazioni intermediarie di assistere i subfornitori della UE nella cooperazione con le loro controparti al di fuori della UE, di applicare questa metodologia a vari progetti internazionali estesi a USA, Giappone, Polonia, Ungheria, Slovenia, Ucraina e Marocco, e di coinvolgere i subfornitori dei settori automobilistico, dei metalli, della plastica e dell‘ elettronica. Vi ha preso parte anche la Camera di Commercio del Veneto e credo che sarà concluso tra qualche settimana.
Infine, desidero citare E-Procurement, cioè gli acquisti elettronici. Questo metodo permette di risparmiare tempo e costi per più del 70 percento. L’ultimo rapporto sull‘ E-Procurement dell‘ Aberdeen Group (http://www.aberdeen.com) indica che le aziende che già utilizzano soluzioni volte agli acquisti elettronici sono all’avanguardia. Questo settore si svilupperà molto velocemente.
Contrariamente a quanto accade negli Stati Uniti, in Europa molte aziende temono i considerevoli costi connessi con la realizzazione di soluzioni di e-procurement. Infatti, i costi tecnici sono alti. Tuttavia, nel frattempo sono comparse sul mercato aziende di servizi che offrono soluzioni meno impegnative e meno costose.
Quindi, dipende dalle associazioni di imprese come per esempio la CNA provinciale di Padova diffondere le varie tendenze e quindi creare la mentalità necessaria per la gestione del cambiamento. Anche se gli operatori economici delle rispettive aziende non seguono tutte le tendenze perché non possono conformarsi a tutte le possibilità di innovazione, dovrebbero almeno tenersi informati. L’informazione sul possibile ruolo della propria azienda oggi è una condizione dalla quale non si può prescindere.
Sebbene sia chiaro che oggi non ho potuto effettivamente aiutare nessuna azienda a migliorare immediatamente le sue vendite e il suo fatturato, spero che questo ruolo attivo nell’ambiente aziendale diventi sempre più importante. Vi esorto quindi a cogliere le opportunità offerte dall’Unione Europea. Se lo farete, l’integrazione europea aumenterà – e questa è già di per sé una prospettiva auspicabile.